Uno degli incentivi più interessanti messi in campo dallo stato è il cosiddetto Conto termico, nome completo Conto termico 2.0 GSE.  Si tratta di una misura che va a sostituire quella emanata nel 2012 per stimolare gli interventi inerenti l’efficienza energetica che vedono l’impiego di fonti rinnovabili: nel segno della sostenibilità e di un ammodernamento delle strutture abitative.

In questo articolo vediamo meglio cos’è e come funziona il conto termico. Vi anticipiamo però una cosa:

Acqualagna Camini rimborsa per i modelli che rientrano in tale misura fino al 50%, già al momento dell’acquisto.

Questo significa che, ad esempio, per un dispositivo del valore di 5.000 euro, la metà dell’importo, ovvero 2.500 euro, viene rimborsata subito, senza dover aspettare i tempi legati alla burocrazia.

Conto termico: di cosa parliamo

Cosa si intende per conto termico 2.0 GSE? Parliamo di un fondo pensato per incentivare la produzione di energia termica e sostenere gli interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica sia di edifici che abitazioni. 

Perché è denominato GSE? GSE è l’acronimo di Gestore Servizi Energetici: l’ente deputato a stabilire quali sono gli interventi ammessi, le modalità di accesso e gli aventi diritto, in linea con quanto disposto a livello legislativo.

Entrando più nel dettaglio, il Conto termico 2023 prevede una serie di bonus economici per un massimo del 65% della spesa dedicata all’efficientamento e al risparmio energetico degli edifici attraverso l’impiego di energia rinnovabile. Gli aventi diritto possono essere privati, aziende e pubbliche amministrazioni.

Il rimborso avviene normalmente dopo 2 mesi che è stata stipulata la convenzione ma, come abbiamo accennato, con Acqualagna Camini è possibile ottenerlo subito, già al momento dell’acquisto, per un massimo pari al 50%.

Quali tipologie di camino rientrano nel Conto termico

Il Conto termico GSE interessa la sostituzione di caminetti aperti o vecchie stufe, a patto che siano alimentati a biomassa, olio combustibile, carbone o gasolio. I nuovi caminetti devono essere a pellet, a legna oppure conseguiti con soluzioni termiche di ultima generazione come nel caso dei termocamini a biomassa

Una domanda sorge spontanea a questo punto: il Conto termico può essere adoperato per le nuove installazioni? La risposta è no. Si tratta di un sostegno usufruibile soltanto in presenza di un caminetto, una stufa o una caldaia che risultano ormai superati e in quanto tali maggiormente inquinanti.

L’incentivo per privati viene erogato in maniera variabile in relazione agli aspetti seguenti:

  • Efficienza del nuovo apparecchio: più è alta, più il rendimento risulta maggiore.
  • Livello di inquinamento: minore è tale parametro, più consistente risulta il contributo.
  • Fascia climatica del territorio in cui il dispositivo viene installato: il sostegno è maggiore per i luoghi dove gli inverni sono più rigidi.

Pertanto, gli incentivi del Conto termico GSE risultano cumulabili con altri contributi, anche per quanto concerne i privati. Questo significa che la persona ha modo di avere accesso a ulteriori sostegni dedicati all’efficientamento e al risparmio energetico.

Chi ha diritto ai sostegni del Conto termico

Per quanto riguarda i privati, hanno diritto ai sostegni del Conto termico 2.0 GSE le seguenti categorie: persone fisiche, condomini, titolari di reddito d’impresa o agrario. 

La sostituzione può essere realizzata per la climatizzazione come per la produzione d’acqua calda avente come fine l’uso attraverso i sanitari: funzioni entrambe conseguite in maniera efficace dai camini di ultima generazione.

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