Camini a pellet

Camini a pellet

I camini a pellet sono dei sistemi di riscaldamento a camera chiusa che vengono alimentati utilizzando dei cilindretti pressati conosciuti comunemente con il nome di pellet.

I camini a pellet rappresentano un’ottima opportunità di conciliare l’esigenza di avere un luogo caldo e sicuro con la necessità di inquinare meno l’ambiente.

Oltre a limitare notevolmente i costi di manutenzione e mantenimento che invece caratterizzano le vecchie strutture tradizionali – sempre più crescenti col passare del tempo-, il camino a pellet offre innumerevoli vantaggi che a lungo termine avranno un impatto positivo sia sul benessere degli inquilini che, in via del tutto materiale, sull’economia della casa. 

INDICE: 

Camini a pellet: i benefici

I benefici di un impianto di riscaldamento domestico basato sull’installazione di un camino a pellet si manifestano già dal momento della prima accensione. Innanzitutto, ha elevati standard di sicurezza rispetto alle forme tradizionali di riscaldamento poiché il focolare, oltre ad essere racchiuso in una struttura di metallo, arde al di là di un vetro e quindi questo evita fuoriuscite di fumi e scintille che rappresentano a volte un elemento di pericolo anche per i più piccoli che cercano un riparo davanti ad una fonte di calore.

Un altro vantaggio tipico delle installazioni di camini a pellet è la facilità di accensione e soprattutto di programmazione diaria che permette di godere di un ambiente domestico riscaldato sempre al momento giusto.

Grazie a questa impronta fortemente ecologica si eviteranno, oltre che gli sprechi di calore, anche le sorprese in bolletta. È stato dimostrato che grazie al combustibile a pellet un’abitazione riesce a risparmiare oltre il 60% sui costi di riscaldamento. Basterà soltanto caricare il camino di combustibile e attivare il controllo programmato, così la giornata inizierà sempre col piede giusto.

Camino a pellet: scopriamo di più su questo combustibile

Il pellet è un materiale ottenuto dalla lavorazione del legno: gli scarti, che non sono destinabili ad altri impieghi, vengono recuperati e pressati, trasformandoli di fatto in quei cilindretti chiamati, appunto, pellet (ordinalo online nel nostro sito).

Si tratta di un combustibile ecosostenibile, dai grandi vantaggi. Fatto di lignina e segatura essiccata, rientra fra le alternative più valide alla legna stessa. Trattandosi di materiale grezzo, di scarto, non contiene smalti né sostanze tossiche. Inoltre, è molto pratico e facile da maneggiare e stoccare, grazie ai comodi sacchi in cui viene venduto.

Produce meno cenere rispetto al legno e assicura un alto rendimento in termini di riscaldamento poiché oltre l’80% del combustibile viene trasformato in calore evitando le dispersioni sia di ceneri che di energia. È privo di umidità e, per questo, brucia completamente evitando di sporcare la canna fumaria e riducendo la necessità di interventi.

Il suo rendimento è ottimale: il potere calorifico è doppio rispetto al legno, a parità di volume. Le emissioni di CO2 che produce poi sono le stesse previste dalla naturale per la naturale decomposizione del legno. Trattandosi di un materiale di scarto evita di dover ricorrere all’abbattimento di alberi, salvaguardando ulteriormente l’ambiente.

Infine, ha un costo inferiore rispetto agli altri combustibili, per non parlare delle agevolazioni fiscali per l’installazione di camini che si avvalgono di pellet per la combustione.

Camini a pellet: ecobonus

L’acquisto di un camino a pellet performante e di ultima generazione può, nel 2023, dare la possibilità di usufruire di un’importante detrazione fiscale, fino al 50% dell’importo speso. Si tratta dell’Ecobonus 2023, un’agevolazione concessa dal Governo per la riqualificazione energetica.

Se questa riqualificazione riguarda il semplice acquisto di un camino o di una stufa si può richiedere una detrazione pari al 50% dell’importo di acquisto più lavori d’installazione, altrimenti, se l’intervento è più ampio e riguarda l’intero immobile – con un notevole salto di classe energetica –, il bonus è del 65%.

Le condizioni? Che l’edificio abbia già un sistema di riscaldamento e che quello nuovo abbia un rendimento uguale o superiore all’85%, con una classe di qualità ambientale pari a 4 stelle. Per richiederlo occorre effettuare il pagamento tramite bonifico bancario o postale parlante, dove dovrà essere indicato il Bonus in causale.

Inoltre, la comunicazione dovrà essere inviata ad Enea

(Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) tramite sito web, non oltre 90 giorni dal termine dei lavori. L’importo verrà restituito al beneficiario in dieci anni tramite detrazione Irpef, con rate di pari importo. 

Il termine ultimo per fare richiesta dell’Ecobonus è il 31 dicembre 2024. Per i camini a pellet sono inoltre presenti altri due sostegni: il Bonus Ristrutturazione al 50% e il Bonus Mobili. La scadenza è fissata sempre il 31 dicembre 2024, fino a esaurimento fondi.

Camino a pellet

Come funzionano i camini a pellet

I camini a pellet rappresentano la soluzione di qualità, sia estetica che funzionale, per ogni tipologia di casa. 

Inoltre, consentono di portare all’interno dell’ambiente una qualità termica insuperabile, utilizzando unicamente una fonte di energia che è 100% pulita e rinnovabile.

Il funzionamento dei camini a pellet si caratterizza per la presenza di un focolare chiuso, all’interno del quale è presente una camera di combustione. Attraverso questo sistema si produce del calore che da un lato rimane all’interno, dall’altro si diffonde piano piano nelle stanze.

Entrando più nel dettaglio, il meccanismo vede l’azione di un bruciatore: una sorta di serbatoio che fa da contenitore al combustibile. Qui si trova posizionata una coclea che ha come funzione quella di fare da alimentatore, consentendo al pellet di arrivare nel fuoco.

Il combustibile viene mescolato attraverso un getto d’aria; in questo modo è anche assicurata la presenza di un sistema di ventilazione. Si tratta di una soluzione che riesce a garantire sia il processo ottimale di combustione, sia a evitare che si consumi più pellet del necessario.

Per dar luogo alla procedura di avvio occorre collegare il caminetto, tramite apposita presa, alla rete dell’energia elettrica. Sotto questo punto di vista il funzionamento dei camini a pellet non diverge da quello di un altro normale elettrodomestico, motivo per cui nel costo occorre valutare anche i consumi, seppur contenuti, che spettano all’impianto.

Camini a pellet: tipologie

I camini a pellet sono disponibili secondo due tipologie, ovvero:

  • Camini ad aria. In questo caso si ottiene un’aria calda e umidificata che viene diffusa nell’ambiente da delle griglie frontali. Tale procedura viene fatta attraverso un sistema di canalizzazione da installare all’interno dei locali sottoposti al riscaldamento. In virtù del particolare funzionamento, i camini ad aria sono noti anche come camini a pellet canalizzati.
  • Camini a gas. Si tratta di soluzioni multifunzionali, le quali consentono la diffusione del calore non in una sola stanza ma in più d’una. L’acqua prodotta può essere inoltre adoperata per l’impianto idrico dei sanitari. Per ottimizzare i consumi di energia la soluzione ottimale è predisporre un impianto solare il quale, non diversamente dai camini a pellet, utilizza una fonte di energia rinnovabile.

Quale caminetto scegliere? Dipende dalle proprie esigenze e dal punto preciso in cui si desidera effettuare l’installazione: l’ideale confrontarsi con del personale esperto in presenza. 

Un aspetto che va considerato in special modo è la presenza di una canna fumaria, a meno che non si scelga un modello di camino che ne è privo: un’eventualità che accade in particolare per i camini a gas. 

Soltanto una volta che si è valutata tale questione, e che si sono effettuati gli opportuni controlli, sarà possibile predisporre i camini a pellet così da passare all’installazione vera e propria.

Perché scegliere i camini a pellet (rispetto a quelli a legna)

Abbiamo visto fino a questo momento le caratteristiche, i benefici e le tipologie dei camini a pellet. Parliamo di una soluzione che presenta diverse affinità con i modelli a legna, non meno validi nel momento in cui vengono progettati nel segno del design.

Quando si rivela meglio preferire gli uni piuttosto che gli altri? Vi proponiamo una sorta di confronto fra camini a pellet e a legna, in maniera tale da far emergere per quali contesti i primi risultano più indicati rispetto ai secondi, in relazione alle abitudini degli abitanti della casa.

Camini a pellet: lo sapevi che si può programmare il funzionamento?

Il camino a pellet presenta al suo interno un meccanismo elettronico che consente di attivare il combustibile per fare in modo che raggiunga il braciere. 

Vuol dire, sostanzialmente, che si può programmare in anticipo il funzionamento del dispositivo, che si aziona in maniera automatizzata.

Un’opzione che si rivela interessante in virtù di un utilizzo all’insegna del risparmio energetico e della sostenibilità. Per non parlare del fatto che si potrà tornare a casa e trovarla calda con costi in bolletta decisamente più contenuti.

Ciò non può essere fatto se si prediligono dei camini a legna, che richiedono un maggiore intervento manuale per quanto concerne il monitoraggio del combustibile.

Camini a pellet - Acqualagna Camini

Camini a pellet: versatilità progettuale senza pari

Il design dei camini a pellet si caratterizza per il fatto che permette di focalizzare l’attenzione sul fuoco, con le fiamme che si innalzano secondo forme geometriche precise e maestose. 

Il risultato ha come conseguenza una versatilità superiore a quella dei modelli a legna dal punto di vista progettuale. 

Ovunque si trovi inserito, il camino a pellet appare in primo piano, a fronte di un mood discreto e armonioso come pochi, capace di mettere tutti d’accordo. 

È indicato tanto per i contesti rustici come per quelli moderni, inclusi quelli delle città dove può essere installato all’interno di ambienti di grandi e ancora meglio di piccole dimensioni. Riesce a valorizzare in un modo tutto particolare le soluzioni open space.

Lo sapevate che il pellet produce meno scarti della legna?

Non tutti lo sanno, ma il pellet ha la capacità di rendere meglio e di più della legna, producendo residui inferiori, ma con un riscaldamento superiore.

È possibile sostituire un caminetto a legna con un modello a pellet? La risposta è affermativa e in diversi Stati dell’UE risulta persino oggetto di incentivi governativi. I procedimenti di smaltimento e di montaggio non presentano particolari difficoltà.

C’è anche un’altra ragione: la una percentuale considerevolmente inferiore per quanto riguarda le particelle PM10, ovvero le particelle aventi diametri aerodinamico inferiore oppure uguale ai 10 µm. Il parametro arriva a toccare punte di inquinamento inferiori dell’80% rispetto ai sistemi di uso comune.

Considerazioni finali

I camini a pellet sono una soluzione per riscaldare la casa dall’alto potere evocativo e decorativo. Non solo. Presentano un design e una tecnologia quanto più all’avanguardia in termini di sostenibilità e risparmio energetico.

I benefici sono a 360°: a livello decorativo, ambientale e rispetto alla funzionalità. Per una casa che diventa ancora più comoda e bella, sicura come poche per la salute.

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